Leonardo chiama Alexis Sanchez, la risposta arriverà. Il tecnico dell'Inter ha speso parole d'elogio per il Nino Maravilla, obiettivo conclamato dei Campioni d'Europa per rinforzare la rosa sin da questa sessione di calciomercato. L'operazione, se si farà, potrà andare in porto solamente dopo il ventitré gennaio, giorno nel quale Udinese e Inter si sfideranno allo stadio Friuli. Il costo dell'operazione viene stimato intorno ai venticinque milioni di euro, cifra alta ma ragionevolmente ben investita, considerato che anche il santone del calcio inglese sir Alex Ferguson segue il calciatore cileno sin dai tempi del River Plate. Pozzo vorrebbe rimandare a giugno, ma una buona offerta – e una contropartita tecnica adatta come Biabiany – potrebbe farlo cedere. Si è parlato anche di un inserimento del Chelsea, dietro consiglio di Carlo Ancelotti: il suo impero allo Stamford Bridge sta però vacillando e le parole di Lampard, che paragonano la sua gestione a quella di Scolari, appaiono come un ulteriore campanello d'allarme, forse l'ultimo prima dell'esonero.
Ultimo campanello anche per Sulley Muntari. Il ghanese, dopo lo spintone a Baresi in Coppa Italia, ha chiesto perdono alla dirigenza e al diretto interessato. Leonardo ha comunque deciso di non convocarlo per la sfida con il Bologna, sottolineando come sia un giocatore importante per il gruppo, ma che le scelte tecniche non siano di sua competenza. Concetto simile a quello espresso da Ausilio e Branca in un colloquio con Muntari stesso: i dirigenti nerazzurri hanno spiegato al centrocampista che non ha il posto da titolare garantito. Due le possibilità: accettare le scelte del tecnico oppure svuotare l'armadietto di Appiano Gentile e cercare fortuna in Premier League, dove il Tottenham lo accoglierebbe a braccia aperte.
Ultimo campanello anche per Sulley Muntari. Il ghanese, dopo lo spintone a Baresi in Coppa Italia, ha chiesto perdono alla dirigenza e al diretto interessato. Leonardo ha comunque deciso di non convocarlo per la sfida con il Bologna, sottolineando come sia un giocatore importante per il gruppo, ma che le scelte tecniche non siano di sua competenza. Concetto simile a quello espresso da Ausilio e Branca in un colloquio con Muntari stesso: i dirigenti nerazzurri hanno spiegato al centrocampista che non ha il posto da titolare garantito. Due le possibilità: accettare le scelte del tecnico oppure svuotare l'armadietto di Appiano Gentile e cercare fortuna in Premier League, dove il Tottenham lo accoglierebbe a braccia aperte.


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