Ormai da ogni lato si dà per scontato l'esonero di Rafa Benitez. In realtà, si tratterebbe quasi di un autoesonero, dopo le dichiarazioni spartane rilasciate pochi istanti dopo la vittoria del Mondiale per Club. Moratti non ha perdonato il tecnico spagnolo e non farà alcuna marcia indietro, nonstante il mezzo riavvicinamento di Benitez nell'intervista a Onda Cero.
A questo punto l'unico dubbio che permane è quale sarà la scelta della dirigenza nerazzurra per il post-Benitez. E se Moratti in estate ha dato fiducia ai suoi collaboratori, limitandosi ad avallare la scelta Benitez, adesoo pare proprio che il presidente voglia fare d itesta sua. In tal caso, appare scontato l'accordo con Leonardo: l'ex giocatore e tecnico del Milan è da sempre in ottimi rapporti con il numero uno nerazzurro e le realzioni sono rimaste tali anche lo scorso anno, quando Leo allenava i cugini.Nessun mistero sulla predilizione di Moratti per il brasiliano, che al momento è in netto vantaggio sulla concorrenza.
Un vantaggio scandito anche dal fatto che lui, rispetto ad altri, è libero da qualsiasi vincolo contrattuale. Non è così per Zenga, Spalletti e, soprattutto, Capello, l'altro vero pupillo di Moratti. Fosse stato liberato dalla federcalcio inglese, Capello si sarebbe seduto già a giugno sulla panca interista. Voci oltremanica, però, rafforzano il pensiero che vuoel Don Fabio ancora ct dell'Inghilterra. Stesso discorso per Spalletti: trattare con lo Zenit sarebbe estemamente difficile, perché la società russa non ha problemi finanziari e non svenderà l'ex allenatore della Roma. Zenga, invece, resta un'idea romantica e poco più. Così come non è fattibile una scelta interna come quella Baresi-Figo.
Da evidenziare, però, che nessuno dei papabili direbbe no alla panchina interista e, fino a prova contraria, restano ancora tutti in corsa.


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